“Ragazza di fronte allo specchio”, Picasso, 1932, Museum of Modern Arts, New York.
Nella vita ci sentiamo tutti bene quando gli altri spendono parole positive nei nostri confronti e, al contrario, non ci piace sentire qualcosa di negativo che ci riguarda in prima persona.
C’è però una sorta di limite che, se oltrepassato, ci rende dipendenti da qualunque cosa pensino e dicano gli altri. Ci sentiamo gratificati solo quando riusciamo a rispondere affermativamente alle aspettative altrui e basiamo il nostro benessere sull’accondiscendere agli altri, che in cambio ci offrono approvazione.
Quando ci si trova in una condizione di costante assecondamento del volere degli altri a discapito del compimento di ciò che ci serve, ci troviamo in uno stato che ci può danneggiare fortemente.
Capita spesso che, inizialmente, questo comportamento ci faccia stare bene ma, col tempo, arriviamo a sentirci sempre più insoddisfatti in quanto, a voler continuamente compiacere gli altri, neghiamo noi stessi e, di fatto, ci neghiamo possibilità di crescita e di miglioramento individuali.
La necessità di non essere disapprovati dagli altri può avere diverse cause. In primis può nascere da una bassa autostima e dall’insicurezza che, a loro volta, possono derivare da esperienze di vita più o meno negative o da un ambiente educativo e/o familiare in cui non sono mai state riconosciute (o non sono state riconosciute abbastanza) le emozioni. Vale a dire che nell’infanzia sono venuti a mancare apprezzamento e validazione di alcune conquiste e traguardi che erano fondamentali per un buon sviluppo psico-emotivo della persona.
Un’altra ragione può essere la ricerca del perfezionismo in tutto quello che si intraprende, un intento che ha il fine di ricevere feedback positivi dagli altri anziché contemplare un miglioramento personale.
Anche la difficoltà ad esprimersi, accettando passivamente tutto ciò che ci propinano gli altri, può essere motivo di ricercare approvazione; come anche provare forte disagio quando gli altri non condividono le nostre idee o mettersi troppo spesso sulla difensiva.
In generale, qualsiasi situazione nuova da affrontare che provochi paura di non essere all’altezza, porta con sé anche la paura di non essere accettati e, di conseguenza, il bisogno di allinearsi alle scelte degli altri. Leggi anche Il blocco della scelta.
Come ben sappiamo si tratta di un percorso di crescita e di conoscenza personali che prevede l’ascolto di noi stessi.
Quanto prima inizieremo tanto prima potremo cominciare a comprendere meglio noi stessi e la nostra volontà, per evitare di fare azioni controproducenti verso la nostra persona.
L’approvazione è qualcosa che dovremmo imparare a risolvere da soli autoriconoscendo le nostre emozioni e gestendole autonomamente, senza il bisogno di conferme da parte degli altri. Sperimentare da sé la validazione dei nostri sentimenti e delle nostre idee è un atto di fiducia verso noi stessi.
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